Due milioni di finanziamenti a fondo perduto per sostenere le imprese commerciali negli investimenti contro il rischio criminalità. È la somma stanziata dalla Regione Liguria che, attraverso Unioncamere, sarà messa a disposizione delle aziende che hanno risposto in maniera massiccia al bando sulla sicurezza: impianti di videosorveglianza, sistemi antifurto e antirapina, cristalli antisfondamento, serrande e porte speciali, casseforti, armadi blindati ed anche sistemi di pagamento elettronici per evitare l’accumulo di contante. In base alla relazione del presidente della Corte d’appello di Genova, i reati più diffusi in Liguria sono i furti e le rapine (complessivamente 13.115 e 820), seguono quelli commessi contro la pubblica amministrazione (761 di cui 37 per corruzione), mentre sono stabili quelli relativi al traffico organizzato di stupefacenti con cinque procedimenti per associazione a delinquere di stampo mafioso, di cui uno in particolare riguarda un’organizzazione legata alla ‘ndrangheta calabrese, per il traffico di stupefacenti nella zona del ponente ligure. Elevato il numero di casi legati alla criminalità informatica (317, di cui 143 solo nel distretto di Savona).
Dai dati dell’osservatorio regionale sulla sicurezza, inoltre, nel periodo tra la fine del 2007 e l’inizio 2008 ad oggi risultano in diminuzione in Liguria i crimini di strada come furti, borseggi con riduzioni che oscillano dal 15 al 25 per cento nei quattro ambiti provinciali. Inoltre diminuiscono del 30 per cento, soprattutto a Genova, le rapine in banca e negli esercizi commerciali. In aumento invece nel capoluogo i reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti che passano da 510 a 790 denunce.