Quando ci si assenta da casa per periodi più o meno lunghi –ad esempio in occasione delle vacanze estive – arriva il momento più propizio per i ladri. Ecco da Confedilizia alcuni utili consigli per prevenire spiacevoli conseguenze ed un test per scoprire se la propria casa è a prova di “topi d’appartamento”.
La segreteria telefonica
Evitare di pubblicizzare troppo le assenze. Se si ha una segreteria telefonica, è opportuno non registrare messaggi dal tono vacanziero: meglio il classico "momentaneamente non siamo in casa".
La corrispondenza ed il materiale pubblicitario
In mancanza del portiere o di un suo sostituto, lasciare le chiavi di casa ad un parente o ad un amico fidato, che possa passare di tanto in tanto a ritirare la posta e i giornali (il cui accumulo denota l’assenza dei destinatari) e a controllare che tutto proceda per il verso giusto. Anche l’accumulo di materiale pubblicitario nelle cassette postali è una spia dell’assenza del proprietario di casa, ma la cosa – come la magistratura ha già stabilito – si può impedire collocando sopra le cassette stesse un cartello con la scritta "E’ vietato lasciare materiale pubblicitario" (se tutti sono d’accordo, in caso di comproprietà) oppure indicando il divieto sulle singole cassette (se vi sono differenti opinioni).
Attenzione al tappetino
Specie negli immobili in condominio (sempre in mancanza di un portiere), bisogna stare attenti ai comportamenti di coloro che svolgono le pulizie di androni e di pianerottoli degli stabili. Infatti, qualche pulitore ha l’abitudine di lasciare – dopo aver pulito – il tappetino sollevato in alto o appoggiato vicino alla porta d’ingresso dell’unità immobiliare e questo, in assenza del proprietario, rappresenta un indizio che in casa non c’è nessuno. Quindi, se ci si accorge che l’addetto alle pulizie non ricolloca subito il tappetino davanti alla porta, è bene avvertirlo e chiedergli di evitare tale comportamento, che rappresenta di per sé un segnale utile per i ladri.
I nuovi contatori Enel
Fare attenzione ai nuovi contatori elettronici dell’Enel, che possono segnalare l’assenza dalla propria abitazione e rappresentare così un valido aiuto per coloro che progettano un furto. Infatti, questi nuovi congegni, con cui l’Enel ha deciso di sostituire i vecchi dispositivi, hanno una funzione inusitata: due spie luminose, poste sul lato sinistro del contatore, indicano il prelievo o meno di energia elettrica e – quando non c’è consumo da più di 20 minuti, ovvero quando ci si allontana da casa e si spengono diligentemente tutti gli elettrodomestici o si stacca il contatore – le due spie si accendono e restano accese fin quando il consumo non riprende. Proprio per la presenza di queste spie, è bene mettere in protezione i nuovi contatori, per esempio posizionandoli in armadietti a muro chiusi oppure in locali non accessibili agli estranei.
Si agli interventi di messa in sicurezza
Eseguire interventi atti a migliorare la sicurezza dell’abitazione, quali: far apporre grate, tapparelle metalliche con bloccaggi o vetri antisfondamento alle finestre, installare porte blindate, apporre nuove serrature, lucchetti e catenacci alle porte, montare allarmi e telecamere. Per tutti questi interventi – ed altri similari – è possibile usufruire ancora (e fino al 31 dicembre 2006) delle detrazioni fiscali previste dalla legge.
Consigli in generale
Ricordarsi che semplici accorgimenti possono essere molto efficaci – specie, ad esempio, in caso di cattivo funzionamento degli allarmi: lasciare in casa una radiosveglia attiva che suoni di tanto in tanto, installare una luce ad intermittenza che saltuariamente si accenda e si spenga, mettere dei coperchi o dei contenitori metallici dietro le porte e le finestre. Non dimenticarsi infine di eseguire un controllo sul buon funzionamento dell’antifurto, che ha un ulteriore effetto deterrente sui ladri.
Il teleallarme
Richiedere alla Questura l’attivazione del teleallarme, dispositivo ausiliario di collegamento con il pronto intervento della Questura stessa. Il servizio di teleallarme, completamente gratuito e da richiedere tramite un semplice modulo scaricabile sul sito Internet della Polizia può essere attivato con un dispositivo di allarme (omologato ai sensi della legge n. 46/90 e del D.M. n. 314/92) che prevede la diretta installazione di apparecchiature terminali con non più di due linee urbane. Con il teleallarme si ha la sicurezza di un rapido intervento della Forza pubblica. Unico accorgimento da seguire è quello di verificare sempre il buon funzionamento dell’impianto; infatti, falsi allarmi, dovuti a cattivo funzionamento dell’apparecchiatura o a negligenza del proprietario, sono passibili di denuncia ai sensi dell’art. 658 codice penale (procurato allarme).
La vigilanza
E’ anche possibile stipulare un contratto di vigilanza con una società privata, pattuendo anche il servizio di teleallarme, con intervento diretto dei "vigilantes".
Il contratto di comodato
Per proteggere gli oggetti più rari e preziosi – quali, opere d’arte, libri o collezioni rare, gioielli antichi, quadri – si può darli in prestito (comodato) per mostre temporanee a Musei o Gallerie d’arte: in questo modo, si evita di lasciare tali valori nella propria abitazione.
E se i ladri riescono lo stesso nel loro intento? Per attenuare le conseguenze di un furto è opportuno mettere in pratica le seguenti indicazioni:
L’inventario
Redigere un inventario di tutti gli oggetti di valore (per esempio gioielli) che si conservano nell’appartamento, allegandovi le relative ricevute fiscali, se messe da parte (e, comunque, ricordarsi di farlo per gli acquisti futuri). Si può anche predisporre per ciascuna opera d’arte il "documento dell’opera d’arte". Tale documento, la cui redazione è suggerita proprio dal Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri, può essere realizzato a cura diretta del proprietario per ogni pezzo e deve contenere indicazioni dell’oggetto, dell’autore, dell’epoca, della tecnica e del materiale utilizzato e delle sue dimensioni, nonché una breve descrizione. A tale scheda va allegata una foto o – se posseduta – una copia fotografica dell’opera, rilasciata dall’antiquario con retroscritta una dichiarazione firmata sull’autenticità dell’originale; va pure allegata la fattura o lo scontrino.
Una polizza ad hoc
Stipulare una polizza assicurativa ad hoc per garantirsi in caso di avvenuto furto, leggendo con attenzione ogni singola clausola, in quanto se non vengono rispettate le condizioni previste (ad esempio, porte o finestre blindate, griglie alle finestre, maniglie antiscasso, cassaforte, idoneo sistema di allarme ecc.), la copertura assicurativa non è operante e si è pagato il premio invano. Alcune compagnie, infatti, non risarciscono il furto subito se non vi è stato lo scasso ovvero se la "colpa" del sinistro è da attribuirsi in parte anche al danneggiato, il quale, per esempio, abbia dimenticato una porta o una finestra aperta o non abbia cambiato la serratura dopo aver perso le relative chiavi.
La denuncia del furto
Fare subito denuncia, orale o scritta, del furto subito, presso la Forza pubblica (Questura, Commissariato di Pubblica Sicurezza, Compagnia o Stazione dei Carabinieri ecc.), specificando in apposito elenco tutti i beni e i documenti sottratti e, in caso di furto di opere d’arte, consegnando il "documento dell’opera d’arte", se predisposto. Gli anziani, i malati o i portatori di handicap possono avvalersi del recente servizio di "denunce a domicilio", telefonando al 113 e chiedendo l’assistenza di un agente presso la propria abitazione.
La refurtiva online
Consultare sul sito Internet della Polizia di Stato la bacheca della refurtiva recuperata, dove si trova un catalogo fotografico di vari oggetti ritrovati. Per poter recuperare i propri beni è indispensabile presentare una copia della denuncia di sottrazione ed essere in grado di descrivere dettagliatamente il materiale prima di procedere al riconoscimento. E’ utile visionare anche il sito Internet dei Carabinieri dove è possibile consultare la sezione, realizzata dal Comando Tutela Patrimonio Culturale, che ospita una banca dati delle opere d’arte rubate.
Altre informazioni ed utili consigli sono disponibili sul sito internet della Polizia di Stato (nella sezione Un’abitazione sicura) e sul sito Internet dei Carabinieri (nella sezione Protezione della casa).