Quella dei furti in appartamento è piaga dura da stroncare in via definitiva. Ma alla recrudescenza che, per le statistiche è propria del periodo, stanno cercando di rispondere con un cambio di strategia i militari dell’Arma.
Ne ha dato conto il comandante provinciale, col. Giuseppe Spina, alla luce delle preoccupazioni «legittime» dei bresciani: «È evidente un aumento dei furti in abitazione», che nei primi undici mesi del 2013 si attesta in misura del 3-4% rispetto al medesimo periodo del 2012. «L’orario critico – ha aggiunto – è quello che va dalle 16.30 alle 20», quando agire col favore del buio agevola i ladri.
Cogliere i quali sul fatto risulta piuttosto arduo, però il tallone d’Achille dei topi d’appartamento sono gli spostamenti, prima e dopo il fatto criminoso. «Non è un caso che le aree più colpite siano quelle che favoriscono la mobilità: si va dalla Franciacorta alla Bassa sino al Basso Garda».
Una strategia quella che punta a intercettare la «mobilità» dei banditi, che induce i Carabinieri a un certo ottimismo: «Tra ottobre e novembre abbiamo arrestato 27 soggetti ritenuti autori di furti in casa». Nove gli indagati perché sorpresi con arnesi atti allo scasso. Sedici gli inseguimenti che hanno indotto altrettanti «gruppi di lavoro» («mai meno di tre persone»), ad abbandonare auto a bordo delle quali sono poi stati rinvenuti «ferri del mestiere.