E’ giunta da MANGO (piccolo centro delle Langhe) sul numero di emergenza 112 dei Carabinieri della Compagnia di ALBA una segnalazione di furto ai danni di un’anziana che, affacciata alla finestra del suo appartamento verso la strada, urlava chiedendo aiuto ai vicini. Sul posto convergevano in pochi minuti due pattuglie delle Stazioni di NEIVE e di SANTO STEFANO BELBO ed una gazzella del Radiomobile di ALBA per verificare l’accaduto.
La porta d’ingresso dell’abitazione della vedova 87enne, che vive da sola al piano rialzato di una palazzina non distante dal centro del paese, era stata letteralmente abbattuta a calci e lei, che oltretutto data l’età avanzata ha seri problemi di salute ed è non udente, piangeva e non riusciva inizialmente a spiegare bene cosa fosse successo. Diceva solo ai militari intervenuti di essere stata derubata del portafogli da alcuni giovani con il volto travisato ed armati di pistola che, dopo avergli buttato giù la porta di casa, l’avevano svegliata (lei infatti essendo sorda dormiva senza l’apparecchio e non aveva sentito nulla) afferrandola per il collo e minacciandola per farsi dire dove aveva messo i soldi e poi fuggivano col suo portafogli contenente pochi euro.
I Carabinieri facevano intervenire sul posto un’ambulanza del 118 e la guardia medica essendo la vittima in forte stato di agitazione e con evidenti ecchimosi al collo in quanto era stata afferrata dai malfattori ed avviavano subito le ricerche in zona. Poco distante dall’abitazione della vittima venivano fermati 3 giovani, un maggiorenne e due minorenni, tutti già noti ai militari per i loro precedenti penali per furto e danneggiamento, poi condotti in caserma per accertamenti.
Subito i sospetti si concentravano proprio su loro tre dal momento che l’impronta della scarpa lasciata sulla porta dell’abitazione abbattuta dell’anziana rapinata era perfettamente coincidente con quella del maggiorenne. Venivano poi raccolte le testimonianze di alcuni abitanti da cui risultava che i tre si trovavano nei pressi della casa della vittima poco prima che cominciasse a chiedere aiuto ed inoltre vi era un quarto ragazzo (loro amico) che aveva assistito ai fatti senza prendervi parte ed anzi cercando inutilmente di dissuaderli a non fare “fesserie”.
A quel punto i tre ragazzi, messi dinanzi all’evidenza dei fatti, confessavano di essere loro gli autori della rapina, consegnavano il bottino (solo 25,00 euro che si erano spartiti in tre), tornavano sul posto con i Carabinieri facendo ritrovare il portafogli che avevano gettato nei campi e l’arma usata per minacciare la vittima, una pistola di un compressore che impugnava il maggiorenne ed anche il materiale usato per travisarsi.
Sono stati quindi tutti e tre arrestati con l’accusa di rapina aggravata in concorso il disoccupato 21enne S.F. di Castiglione Tinella, lo studente 17enne di Mango O.M. e l’altro studente 16enne di Mango M.S. Il primo, su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica Dott.ssa MASIA, è stato condotto in carcere ad ALBA, mentre i due minorenni sono stati associati al carcere minorile “Ferrante Aporti” a TORINO, su disposizione del P.M. del Tribunale per i Minori Dott.ssa D’ERRICO. L’arresto del maggiorenne è stato già convalidato dal G.I.P. del Tribunale di ALBA mentre per i minorenni la convalida si terrà questa mattina.
Dalla indagini svolte dai Carabinieri è emerso come i tre ragazzi arrestati avessero premeditato la rapina in ogni dettaglio armandosi con quella che sembrava essere una pistola vera, travisandosi il volto e scegliendo la vittima non a caso, dal momento che uno dei minori arrestati abita a pochi metri dalla casa della vittima che conosceva e sapeva essere sola e non udente.
Ieri mattina l’anziana, fortemente provata per quanto accaduto mercoledì sera, è stata anche nuovamente accompagnata all’Ospedale di ALBA dai suoi parenti e visitata in quanto presentava un avanzato stato di agitazione, forte ansia e forme di panico, poi dimessa con una prognosi di otto giorni.